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Visualizzazione dei post da ottobre, 2009

ATTESA

Verrà sciolto il velo dell'oblio dal luogo che nell'ombra tace Muto, opaco e spento l'invisibile foglio dell'anima giace sperso con tutti i suoi segreti L'eremo è pulito sulla nuda roccia parole mai scritte celate in sogni di nebbia Ai muri echi di preghiere ancora risuonano Cavalieri erranti posarono il sigillo e ancora vegliano sull'abbandono dei luoghi nell'attesa del risveglio tutto è pace

OPIUM

Scivola lungo la fronte aperta dolcissima compagna penetra più a fondo mia insolente impazienza disarma i miei pensieri rendili opachi e vaghi mentre ti concedi. Vanto è il tuo diadema di prato scintillante la tua pelle diafana contro l'arco delle certezze e delle verità assolute. Con te si scioglie in vaporose spire il nettare della saggezza e la vita i sensi le parole stesse sembrano cose estranee intrise del potere oscuro di un rito pagano

SILENZIO CROMATICO

Sugli alberi tinti di celeste trasparenza il solitario canto del vento intesse armonici diademi di note. E' quasi silenzio intorno non fosse per le fronde che si toccano e si accarezzano con movenze quasi umane sfiorandosi sulle vertigini delle loro irraggiungibili altezze non si udrebbe null'altro. Non si udrebbe null'altro L'unica voce è nel sentimento quel mesto rassegnarsi delle foglie mentre compiono il loro ultimo sacrificio autunnale e poi ancora silenzio estremo silenzio che dalla terra sazia ormai d'ogni cromatica benedizione sale verso dimensioni ancestrali

GLI SPECCHI DELL'ANIMA - I COLORI DEL SOGNO

La pioggia aveva smesso di cadere, dopo giorni e giorni in cui il cielo aveva rovesciato tutte le sue lacrime sulla terra, il sole finalmente se ne usciva dalle nuvole timidamente, quasi un saluto sul mondo, sulla natura sui miei tanti pensieri. Camminavo lungo una radura nei pressi di un laghetto il respiro leggermente affannato mi saliva dai polmoni trasformandosi in una piccola nuvola di madreperla assaporavo quel senso di libertà totalmente abbandonato all'abbraccio della natura, pensavo al mondo come ad un luogo d'incanto dove la bellezza agisce con la forza di una rivelazione e ci accoglie con delicatezza come tra le braccia di una madre offrendoci tutto ciò che la nostra anima desidera rimasi seduto sull'erba per un tempo infinito, tra il profumo delle erbe e del muschio la mia essenza rinnovava la sua danza al ritmo del respiro e del cuore Poi quasi d'improvviso il cielo si velò di nuvole sottili che dall'alto delle colline intorno venivano spinte dal vento,

GUERRA E PACE

Porto i segni di una lotta, dentro di me guerra e pace, piogge e sprazzi di sole, nuvole e arcobaleni come in eterno alternarsi. Tra sentimento e ragione percorro il mio cammino varcando la soglia di stanze di luce, vivendo, nutrendomi di impressioni e bellezza. La mia essenza cresce, diventa ogni istante più forte il senso di appartenenza a questa vita così meravigliosamente speciale e unica in ogni suo momento.

DOLCI ACQUE

Dolci acque ancestrali che scendete dalla Sorgente del Sogno senza tempo goccia dopo goccia come note di armoniosa bellezza purificate i nostri animi resi torbidi dal troppo vivere Nei cieli limpidi dei giorni futuri ritroveremo la nostra vera essenza la memoria e le nostre piccole ali di angeli scesi tra gli uomini come messaggeri d'amore

FIGLIO DEL VENTO

il bambino si stese sul prato, chiuse gli occhi come a trattenere il bagliore dell'ultimo sole d'estate, con la sola forza del pensiero spostava le nuvole e le spingeva oltre, sempre più lontano perchè pensava così che anche i brutti sogni della notte se ne sarebbero andati e così le sue paure si sarebbero disciolte nel nulla. Nel suo nido d'erba SI SENTIVA FIGLIO DEL VENTO e la terra lo teneva a se come una madre

FIGLIO DEL VENTO

il bambino si stese sul prato, chiuse gli occhi come a trattenere il bagliore dell'ultimo sole d'estate, con la sola forza del pensiero spostava le nuvole e le spingeva oltre, sempre più lontano perchè pensava così che anche i brutti sogni della notte se ne sarebbero andati e così le sue paure si sarebbero disciolte nel nulla. Nel suo nido d'erba SI SENTIVA FIGLIO DEL VENTO e la terra lo teneva a se come una madre

ALBERI

Alberi, alberi, la mia mente è albero, il mio cuore è albero e affonda le proprie radici in una terra fertile di memoria, alberi, alberi, io sono albero, io solo in mezzo a una brughiera dal profumo intenso d'autunno, contro i venti che vengono sibilanti portando con se i miei consumati colori, lasciandomi piegato ma integro nella mia corteccia che da sempre protegge il linfatico nutrimento dei pensieri più puri.

MALINCONIA DELLA SERA

Gli spazi si dilatano e si restringono, i passaggi difficili sono scritti sulla mia pelle. Segnati nel candore del silenzio rimangono i tanti pensieri che non trovano collocazione benevola al di la della cortina di fumo e nebbia dei miei occhi. Spengo i sensi come se la notte se li portasse con se, lontano, per purificarli c'è solo il battito d'ali di una falena.

PRIMA DEL SONNO

La luna illumina di un candore velato i miei passi, cammino lentamente a piedi nudi sulle prime foglie d'autunno, non mi sento solo, il bosco ha mille storie ancora da raccontare. Ascolto la saggezza di un vecchio prima di addormentarsi nel suo lungo sonno, tra le tante voci riconosco il richiamo malinconico delle stelle che mi guidano fino all'infinito dei miei sensi