ULTIMO SOGNO
Vorrei con le mani afferrare il silenzio plasmare con la sua sapida lingua la forza e la beltà dell'ego Vorrei con la sua grazia pesante come piuma d'acciaio farne pelle nuova che vestisse le attese del cuore Vorrei con le mani trattenere il dono dell'eclesiastico digiuno centuplicare il senso che diventasse stella che mi esplodesse in corpo come dardo di fuoco con fragore abissale come cobalto dai fiotti interrotto .............. e poi se l'acqua l'acqua lustrale mi nutrisse d'amore .....................